CASSIVS IMMERITO PRESVL DE MVNERE CRISTI
HIC SVA RESTITVO TERRAE MIHI CREDITA MEMB[RA] QVEM FATO ANTICIPANS CONSORS DVLCISSIMA VITAE ANTE MEVM IN PACEM REQVIESCIT FAVSTA SEPVLCRVM TV ROGO QVISQVIS ADES PRECE NOS MEMORARE BENIGNA CVNCTA RECEPTVRVM TE NOSCENS CONGRVA FACTIS S[E]D[IT] ANN[OS] XXI M[ENSES] VIIII D[IES] X R[E]Q[VIEVIT] IN PACE PRID[IE] KAL[ENDAS] IVLI [AS] P[OST] C[ONSVLATVM] BASILI V[IRI] C[LARISSIMI] ANN[IS] XVII. Questa epigrafe rappresenta una preghiera del vescovo Cassio, che dedica alla moglie, premortagli, Fausta, il sepolcro, affinché il passante preghi per entrambi. La datazione consolare (558 d.C.) sembra aggiunta dopo la morte di Cassio stesso (è pensabile d'altra parte che l'epigrafe sia stata realizzata al momento della morte della moglie del presule). E. ANGELO, Narni e i suoi Santi, Fondazione Centro Studi Alto Medioevo, Spoleto, 2013 |