La decorazione pittorica La cappella di San Bernardino è uno scrigno rinascimentale di elevato valore artistico. Le due campate coperte da volte a crociera sono delimitate da pareti completamente ricoperte da affreschi realizzati dal pittore di Foligno Pierantonio Mezzastris. Il maestro è stato uno dei principali esponenti della cosiddetta “scuola pittorica folignate” che nel Quattrocento ha avuto i sui principali campioni in Niccolò di Liberatore detto “l’Alunno” e in Bartolomeo di Tommaso, genero del Mezzastris. Le lunette dell’oratorio ospitano un ciclo di pitture raffiguranti sei scene della vita di San Francesco e due scene della vita di San Bernardino da Siena e possono essere datate intorno alla metà del settimo decennio del Quattrocento o poco dopo (Vignoli 2006, p. 153). Iniziando dalla parete di destra, a partire dall’ingresso, troviamo: L' Incontro tra san Francesco e san Domenico, L' Approvazione della regola da parte di Onorio III, Il Sogno di Innocenzo III e La Cacciata dei diavoli da Arezzo e, sulla parete sinistra: La Prova del fuoco davanti al sultano d’Egitto, La Predica agli uccelli, San Bernardino che guarisce una fanciulla paralitica e L' Incontro tra san Bernardino e Celestino. Le otto scene della vita di san Francesco e di san Bernardino mostrano un evidente richiamo a due cicli affrescati nella chiesa di san Francesco a Montefalco: le celebri Storie di san Francesco dipinte nell’abside da Benozzo Gozzoli e quelle di san Bernardino realizzate da un anonimo pittore definito un “espressionista gozzolesco” in una cappella laterale della parete destra della chiesa (ibidem). La presenza di alcuni episodi specifici della vita dei due santi francescani è stata interpretata dalla critica come un riferimento ad un preciso messaggio politico e sociale voluto dal personaggio che ha commissionato o finanziato la decorazione della cappella. Tale personaggio è stato riconosciuto nel potente cardinale narnese Berardo Eroli il quale, secondo questa chiave di lettura, avrebbe voluto lanciare un appello alla pacificazione e alla concordia ai diversi livelli in cui si divideva la chiesa del tempo, dai vari rami in cui era diviso l’ordine francescano ai due principali ordini mendicanti, i Francescani e i Domenicani. Una concordia che, secondo il cardinale Eroli, era indispensabile per rinsaldare il corpo della chiesa e permetterle di fronteggiare il pericolo della diffusione delle eresie e dell'avanzata dei Turchi che, proprio in quegli anni, dopo aver conquistato Costantinopoli (1452), minacciavano di invadere il resto d’Europa e la stessa Italia (Vignoli 2006, p. 154; pp. 197-199). A.Novelli e L.Vignoli L. Vignoli, Pierantonio Mezzastris. Storie della vita di San Francesco e San Bernardino, in Pierantonio Mezzastris. Pittore a Foligno nella seconda metà del Quattrocento, Spello 2006, pp. 149-154. L. Vignoli, Il cardinale Berardo Eroli e la decorazione della cappella di San Bernardino a Narni, in Pierantonio Mezzastris. Pittore a Foligno nella seconda metà del Quattrocento, Spello 2006, pp. 193-217. Tutte le foto della Cappella sono di Marco Santarelli |