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Nel rammaricarmi per non aver potuto partecipare alla inaugurazione del restauro del Portale laterale della cattedrale di San Giovenale, che risale alla fase di costruzione della chiesa tra fine del XII ed inizio del XIII secolo e si può considerare uno dei portali più antichi ed integri dell’Umbria, voglio far giungere a tutti i presenti un saluto e una breve considerazione sul lavoro che è stato compiuto.
Il restauro è stato eseguito in tempi molto rapidi, tra la metà di maggio e il mese di giugno di questo anno e ha riguardato non solo interventi di pulitura delle superfici lapidee, che presentavano spesse incrostazioni di sporco, croste nere, patine giallastre di ossalato di calcio e patine di sporco carbonatato, incrostazioni che avevano alterato la delicata bicromia tra il bianco del travertino ed il rosa dell’archivolto, caratterizzante la facies del portale, ma anche un importante ripristino della originaria configurazione del suo rosoncino collocato in alto in posizione centrale. E’ stata infatti rimossa la parete di mattoni che accecava la finestra del rosoncino permettendo così alla luce di tornare a penetrare all’interno della chiesa, e posizionando poi una nuova chiusura di vetro che impedisca l’ingresso dei volatili. Ancora una volta si può così dimostrare che ogni intervento di restauro è principalmente un atto critico che permette, attraverso una profonda conoscenza del manufatto su cui si opera, di riproporre, come in questo caso, la configurazione originaria dell’edificio che era stata alterata da precedenti interventi. E questo si deve sempre alla perizia dei restauratori e al continuo confronto con i tecnici della Soprintendenza (architetti e storici dell’Arte ) che non solo hanno il compito di approvare i progetti ma anche di indirizzarli per il migliore conseguimento del risultato di restauro, dando quindi senso scientifico a quella che si definisce ‘alta sorveglianza’ dei lavori. Nel constatare l’ottimo risultato dell’intervento il nostro ringraziamento va in primis al restauratore Simone Deturres di ARIANOVA 999 di Narni che lo ha realizzato su richiesta della Parrocchia Ss. Giovenale e Cassio di Narni, ma anche a chi lo ha sostenuto economicamente: il Lions Club di Narni, l'ente Corsa all'anello, i Terzieri e gli Sbandieratori di Narni, le ditte Santicchia Paolo e Fratelli Canalicchio S.p.A. E’ solo con il concorso di molti, appartenenti ad enti ed associazioni pubbliche e private, sensibili al tema della custodia e salvaguardia del nostro patrimonio culturale, che si possono raggiungere i risultati che sono sotto i nostri occhi. Marica Mercalli Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria |