Natale 2017 |
25 dicembre 2017
Anche a Narni è Natale, sono 2000 anni che, ogni anno, lo è… Eppure abbiamo ancora bisogno di ricordarci che “oggi è nato per noi il Salvatore”, ci è stato dato il Bambino divino, il Dio-con-noi che è venuto, viene e verrà a cambiare le sorti dell’umanità. Sono 2000 anni che lo diciamo… Ma forse c’è ancora bisogno di ricordarcelo, meravigliarci e rallegrarcene. Santo Natale! don Sergio |
Lo stupore.
Che meraviglia! Da bambini rimanevamo meravigliati a lungo per cose che oggi ci appaiono proprio piccole, insignificanti. Oggi, invece, neanche i nostri bambini riescono più a meravigliarsi neppure per le cose grandi che accadono loro intorno. Li abbiamo abituati a tutto. Fanno fatica ad emozionarsi, figuriamoci a meravigliarsi. Sembra che il mondo si sia capovolto. Ma a ben vedere, forse siamo noi che non siamo più capaci di capovolgerlo…di riportare il nostro velocissimo mondo nel quale non c’è tempo di meravigliarsi a misura, a velocità, ad altezza di bambino. Si! Immaginate che meraviglia! Senza perdere tempo ma senza ansia, senza lungaggini ma senza stress, con amore e senza formalismi, con stupore e senza falsità, senza sospetto ma con fiducia. Non avrebbe più senso neppure la guerra. Un sogno! Vogliamo tornare a meravigliarci? Basta che abbiamo il coraggio di fidarci di un Dio affidabile che si è fatto bambino e troveremo la pace. Basta che abbiamo il coraggio di riconoscerci fratelli e lasciar stare le apparenze. Basta che troviamo un tempo per noi insieme a chi ci è stato messo accanto e ritroveremo equilibrio. Tutto questo cominciando magari, meravigliàti, davanti al Presepio: immagine di quella realtà d’amore gratuito che ancora, ogni anno, riesce a stupirci. Lasciamoci meravigliare da Dio! Il Signore ci conceda un santo Natale! Con la consueta amicizia, don Sergio e don Jean Pierre |
Natale a vicolo Belvedere
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I Presepi in Cattedrale
.... e a Santa Maria Impensole
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Vi domanderete come mai, dopo tanti anni, il bel presepe monumentale non saluta più i cittadini, non accoglie più i turisti, non saluta più i passanti…
Beh, la risposta è semplice… Se non amiamo né apprezziamo quello che abbiamo, nulla può durare a lungo. Dopo innumerevoli furti e danni protratti negli anni abbiamo deciso, di comune accordo e non senza dispiacere, di spostare il presepe (almeno per questo anno) nella bella chiesa di san Francesco. Anche se apparentemente può sembrare una cosa da nulla, il nostro presepio è una vera e propria opera d’arte che Padre Rino Zunnui dei frati Minori, ha regalato a Narni e a tutti quanti hanno imparato ad apprezzarlo, attingendo alla sua precedente storia di stilista d’haute couture. Sembra cosa da poco ed invece è un piccolo-grande esempio di arte contemporanea di grande valore artistico ed economico che può essere lasciato alle intemperie ma non al disinteresse. Durante le festività natalizie dell’anno scorso, precisamente il giorno dell’Epifania, è stato compiuto un grave sfregio: un grosso petardo rudimentale (una bomba-carta) che grazie a Dio non è esploso, è stato gettato nel presepio mandando in frantumi l’asino e rigirando il bue. Per tutta la mattinata ed il pomeriggio nessuno dei consueti frequentatori della piazza ha notato la grave menomazione (vogliamo crederci?????). Soltanto una turista nel tardo pomeriggio, indispettita per la “brutta disposizione” e per lo “strano oggetto” al posto dell’asino, mi ha chiamato in causa e ho dovuto vedere il triste epilogo. Solo a quel punto alcune persone sono sembrate consapevoli, già da tempo prima, delle sorti di una bravata da imbecilli (chi pensa sia cosa da intelligenti prendersela con il presepio?). Evidentemente non ci teniamo abbastanza. Pazienza. Per questa volta chi vorrà vederlo dovrà andare in san Francesco. Spero che il senso civico che riesce a caratterizzare i Narnesi in molte occasioni ci permetta di riavere il presepio cittadino nel luogo che ormai gli è più congeniale e che può dare un contributo alla bellezza natalizia della nostra Città. don Sergio |