Lo si piantò su una torre antica senza osservarne la giacitura: il campanile vero e proprio (due piani compresa la "cella ") è sghembo rispetto al sottostante troncone di torre, quasiché questa fosse stata considerata alla stregua d’uno spuntone di roccia e non utilizzata come parte inferiore della canna del campanile. Questi due piani seguono il criterio della leggerezza crescente verso l’alto, avendo l’inferiore due fòrnici per ogni lato e il superiore una trifora […] Sono da ricordare le belle ceramiche orvietane che impreziosiscono e rendon festose le cortine laterizie dello stesso campanile.
Adriano Prandi, Narni, Roma, Bestetti, 1973 |
Salita al campanile
Appuntamento alla base della torre campanaria in Via del Campanile 13
Non c'è necessità di prenotazione.
Saranno visite brevi accompagnate dai nostri volontari. E' gradita un'offerta libera. |
La statua è costituita da due distinti elementi lapidei:
la parte inferiore che rappresenta il corpo, acefalo e privo delle braccia, di una figura maschile stante in posizione eretta, frontale e rigida. Un leggero panneggio descrive le vesti costituite da una lunga stola che scende verticalmente fino a coprire i piedi, di cui solo il sinistro fuoriesce essendo il destro stato asportato, e sopra una casula corta che scende con forma triangolare fino a metà degli stinchi, lunga alle braccia (in epoca romana penula poi casula) . Il materiale sembra marmo bianco. Quest'ultimo dato, insieme alla fattura, porta a pensare ad una statua a tutto tondo di epoca romana, tardoantica perlopiù, che è stata reimpiegata. L'altro elemento che costituisce la statua è la testa, di materiale diverso che sembra pietra grigia, che è stata adattata alla parte inferiore. E' raffigurato a tutto tondo un volto barbuto che indossa una mitria, il tipico copricapo vescovile. La datazione di questo elemento è quindi posteriore al X secolo, probabilmente XIII-XIV secolo, di ambito romanico. La statua di san Giovenale è collocata in una nicchia creata ad hoc per ospitarla, quindi la collocazione del manufatto è coeva alla costruzione della parte alta del campanile. La statua rappresenta una figura vescovile eretta; la posizione molto in alto e ben visibile da lontano, pensando anche alla viabilità a sud della città in particolare ai percorsi stradali della via Flaminia, induce a supporre che l'intento di chi ha collocato la statua fosse quello di indicare un punto ben preciso di Narni: forse proprio la Cattedrale ed il luogo di sepoltura del protovescovo S. Giovenale. Giuseppe Pacciaroni 2019 |
La torre campanaria della Cattedrale di San Giovenale, posta proprio in fondo a via del Campanile, è una costruzione coeva alla cattedrale, che poggia su base romana e che ha un elegante coronamento terminale del XV secolo con tanto di maioliche istoriate e incastonate direttamente nella muratura di laterizi.
La struttura, fortemente rimaneggiata, con i suoi 30 metri di altezza dal suolo è la torre più alta di Narni dopo quella di santa Maria Maggiore. Alessio Patalocco, a cura di, "Le torri e le case-torre di Narni", 2016 Rintocchi di campane nella notte per la Dedicazione della cattedrale nel 294° anniversario della seconda consacrazione avvenuta nel 1728 al termine dei lavori per il nuovo monumentale altare sovrastato dal ciborio e abbracciato dalla confessione con il nuovo sarcofago marmoreo di San Giovenale.
20 ottobre 2022 |