De cereis offerendi in festo Beatae Semper Virginis Mariae 21 Settembre 2019
Il saluto dello domino Parroco "Vi saluto nel nome del Signore come fratelli e figli carissimi! Sentitevi benvenuti nella nostra splendida Cattedrale, la casa del Re celeste, che custodisce quasi 2000 anni di fede, i corpi dei Santi nostri protettori, un’ingentissima parte di memoria storica e culturale di questa amata Città di Narni. Saluto con affetto tutti voi presenti, in abiti storici e civili. Lo faccio a nome mio personale ma anche del Vescovo che mi ha inviato come parroco, del Rev.mo Capitolo che mi ha insignito del ruolo arcipretale. Permettetemi un saluto particolare alle Autorità presenti, al nostro Sindaco Francesco e ai suoi collaboratori, a don Sandro che con la sua presenza sancisce l’unità delle due parti dell’unica (e lo ribadisco, unica!) Città di Narni, ai responsabili dell’Associazione Corsa all’Anello, ai Priori dei Terzieri. La rievocazione dell’Offerta dei Ceri a Maria santissima ricalca -come abbiamo ascoltato dal narratore- un’antica tradizione che pone le sue radici in un “SI”, antico di 2000 anni, quello della Vergine Maria all’annunzio dell’Angelo di divenire Madre del Figlio di Dio. Un “SI” che ha cambiato la sorte dell’intera umanità: un’umanità destinata alla morte che riceve l’eternità della vita nel riscatto operato da Gesù nella sua passione-morte e resurrezione.
Benedizione dei Cavalieri - 14 Settembre 2019
Viviamo stasera, questa ‘nuova’ celebrazione della benedizione dei cavalieri: non più nelle rispettive “chiese di terziere” ma tutti insieme nella Cattedrale: già dal tempo degli statuti medievali a cui si fa riferimento per la celebrazione odierna, questa chiesa dedicata a San Giovenale stava acquisendo maggior lustro rispetto all’antica Cattedrale di S.Maria maggiore, oggi auditorium Mauro Bortolotti in S.Domenico: ma la memoria mariana non si è mai persa nella città e nei cittadini Narnesi. Oggi, di fronte a questa pala recentemente dipinta ricordando quelle più antiche, rinnoviamo il sacramentale della benedizione dei cavalieri. Un gesto reale, significativo, voluto e -permettetemi- sentito dai contradaioli di ieri ed anche di oggi, nonostante la presenza maggiore di personaggi e “pubblico”, con le stesse intimità e commozione. Vediamo oggi insieme, per la prima volta in questa circostanza tutti i colori dei nostri Terzieri. Terzieri che, giova ricordare, contribuiscono in maniera sensibile affinché varie rievocazioni storico-culturali nei paesi del circondario riprendano vita e fervore. Ciò è motivo, più che di orgoglio, di gratitudine perché questi tratti di storia non cadano nel macero della “memoria a brevissimo termine” che caratterizza molto del nostro vivere quotidiano. Grazie! Essere cavalieri oggi richiede il coraggio della verità: non parlo tanto dei gesti di stasera e del campo de li giochi che potrebbero limitarsi anche ad una sorta di “messinscena”, parlo del campo della vita in cui voi, e tutti noi, siamo chiamati alla verità per essere realmente liberi: è l’auguro che faccio a voi cavalieri, ai responsabili ed ai rappresentanti dell’Associazione Corsa all’Anello, dei Terzieri e quanti non trattengono impegno e dedizione per la memoria di Narni, delle nostre tradizioni ricche di fede e significati reali. Il Signore, per le mani di Maria Ss.ma sia la vostra ricompensa!