"L'ingresso principale della Cattedrale è quello di Piazza Cavour, anche se più imponente è quello laterale di Piazza Garibaldi. La facciata, come si può vedere dal diverso genere della costruzione, ebbe una prima trasformazione nella metà del sec. XIV. Infatti, quella primitiva era più bassa del complesso attuale ed evidenziava gli spioventi delle navate laterali; probabilmente era senza portico; aveva tre ingressi con l'architrave sotto ad un arco ribassato (piattabanda) e i portali di marmo, dei quali più semplici sono quelli laterali, mentre scolpito è quello centrale. Nella trasformazione del sec. XIV, la facciata fu elevata e tutta la costruzione del tempio innalzata e prolungata. Il finestrone ( sec. XVII) è una trasformazione del rosone.
Il portico della Cattedrale è rinascimentale, opera dei Maestri Lombardi (1497), a cura dell'Università dei Muratori. Il portico è costituito da tre archi ampi, sostenuti a loro volta da due colonne e da una mensola situata all'angolo del Vescovado che sostituisce la terza colonna, tolta nel 1832 per rendere più agevole la comunicazione tra la Piazza Cavour e la Piazza Garibaldi. In quella circostanza fu demolita una parte del pavimento del portico, che allora era collegato con la piazza sottostante da una scalinata. Sopra gli archi, nella parte esterna (restaurata nel 1995-1996), corre una fascia con festoni, putti e stemmi; si riconoscono lo stemma del Capitolo, quello della Città e quello del Vescovo di allora, Carlo Boccardo.
Dall'Università dei Muratori fu costruita, sul lato destro del portico, la propria Cappella, come testimonia l'iscrizione che si legge lungo l'arco della stessa e come ci richiamano i diversi simboli scolpiti che si riferiscono all'arte muraria. La Cappella è, da tempo, sede del Fonte battesimale, opera dei Maestri Lombardi (1506). Sull'architrave della porta destra della facciata principale è scolpita la data, anno 1111, anno in cui detto architrave fu collocato.
Entrando nella Cattedrale, è opportuno portarsi al centro per dare uno sguardo d'insieme: sarà più facile comprendere la portata del monumento e la ragione di certi elementi architettonici. L'interno del Duomo appare semplicissimo: della costruzione originaria romanica osserviamo le tre navate scandite dal più regolare allineamento di colonne, divise da due file di 8 colonne ciascuna, che sostengono, fino all'arco trionfale, gli archi ribassati (caratteristica del comprensorio narnese, come è verificabile nella Chiesa di Santa Maria Impensole e nella Chiesa di San Martino di Taizzano). Immediatamente sensibile è l'armonia delle dimensioni, che risaltano fissate come sicuro criterio proporzionale: la lunghezza (44 metri, compresi gli spessori dei muri) è esattamente il doppio della larghezza, non tenendo conto, ovviamente, della quarta navata. La volta di tutta la Chiesa risale al sec. XV. L'arco trionfale è duplice: uno romanico che si apre sul transetto e il secondo gotico che si apre nell'abside. La costruzione dell'abside attuale é avvenuta nella prima metà del secolo XIV ed ha sostituito l'abside romanica, più piccola, i cui elementi di spoglio sono serviti - almeno così appare da una prima ricognizione - per rivestire la facciata dell'Oratorio dei santi Giovenale e Cassio. Nella stessa epoca fu creata anche la quarta navata aprendo gli archi della parte destra; questa nuova strutturazione fu motivata dalla volontà di inglobare l'antico Oratorio - Sepolcro dei Santi Patroni. Esso era situato tra la Chiesa e la roccia, su cui poggiano le mura romane; al Sepolcro si giungeva attraverso un vicolo che dalla piazzetta antistante la Cattedrale portava al Sepolcro stesso. Dopo la ricognizione (1642) delle reliquie di San Giovenale e la traslazione sotto l'altare maggiore, il Capitolo e la cittadinanza decretarono la costruzione del nuovo altare della Confessione, che fu completato solo nei primi anni del 1700, contemporaneamente alle cappelle della crociera." (Ecclesia Catheralis Narniensis)